Lucia Coppola - attività politica e istituzionale | ||||||||
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Trento, 22 febbraio 2017 Sono passati esattamente cento anni da quando ha visto la luce, è il caso di dirlo, la poesia di Ungaretti, la più breve, poche parole unite fra loro da elementi sonori: «Mattina. M'illumino d'immenso». Scritta, appunto, nel 1917 e inserita, due anni dopo, nella raccolta “Allegria”, con il titolo di “Mattina”. La suggestione dell'immensità viene data dall'unione, nella luce del primo mattino, di cielo e mare dentro un unico infinito chiarore. Certo dentro questa poesia c'è molto sole, se pure nascente, e respiro d'aria che ancora ricorda la frescura della notte. Ci sono vastità, luminosità, pulizia. C'è la natura e c'è l'uomo dentro il suo ambiente naturale. Quanto bisogno hanno le nostre vite di elementi naturali armonici che ci consentano di entrare in sintonia con la vita! E con la sua energia. Ecco perché è ancora più significativo, dentro questa storia di poesia e di scienza, di vita sul nostro pianeta sofferente a causa dei cambiamenti climatici, soffermarsi sul tema del risparmio energetico e, più in generale, delle risorse a nostra disposizione, della loro finitezza, della responsabilità individuale e collettiva nel prenderci cura gli uni degli altri e, tutti insieme, del Creato. La luce del mattino ci abbraccia, quella notturna è necessaria ma non a livello degli sprechi che spesso la contraddistinguono. Il buio ci culla nel sonno, nel sogno e nel necessario riposo. E' una riflessione importante quella che ancora ci chiama il 24 febbraio. Illuminarsi d'immenso significa recuperare luce dentro i pensieri, fare luce, indagare i nostri bisogni reali abolendo gli eccessi; significa recuperare un benessere naturale e fare in modo che appartenga a tutta l'umanità e non, come attualmente accade, a una parte privilegiata di essa che si può permettere di usare l'energia senza criterio né senso del limite. Anche quest'anno la trasmissione «Caterpillar», di Rai Radio 2, promuove la nuova edizione di “M'illumino di meno”, un'iniziativa tesa a far riflettere sulla necessita di risparmiare energia e risorse e di acquisire abitudini di vita sempre più consone e compatibili con la vita sul nostro pianeta. Partendo dal presupposto che ognuno di noi può e deve fare la sua parte, è molto importante aderire a questo “silenzio energetico” sia come singoli cittadini che come istituzioni, scuole, negozi, aziende, associazioni, case private. Come? Spegnendo le luci alle 18 di venerdì 24 febbraio. Di solito, a livello cittadino vengono spenti piazze e monumenti per rendere chiara e immediatamente “visibile” l'adesione. E' un buio importante, che si riempie di significati, che deve far pensare al futuro del nostro pianeta e delle generazioni che verranno; un buio generoso e lungimirante che non si accontenta di barcamenarsi in un oggi già difficile ma guarda con l'intelligenza della ragione al futuro. Una piccola notte che deve far riflettere su quanto sia importante risparmiare energia e ricorrere sempre più a luci “pulite”, alle fonti rinnovabili, a sistemi intelligenti di illuminazione. Speriamo sia un modo, anche, per guardare il cielo notturno e forse qualche stella. «Caterpillar» propone ormai da molti anni un'idea speciale, e invita i Musei, le Gallerie d'Arte, gli antichi palazzi, i castelli a spegnere le luci su un proprio capolavoro, dichiarando così lo stretto legame tra cultura e scienza, tra sostenibilità e istruzione, tra vivibilità e comunicazione. Risparmiare energia non significa però solo occuparsi di illuminazione, per illuminarsi d'immenso!, ma anche di tutto quanto attiene alla qualità di una vita davvero civile: energie rinnovabili, mobilità, edilizia, riqualificazione, no al consumo di territorio, rifiuti. Per un mondo sempre più giusto e in armonia. Oltre agli impegni delle amministrazioni comunale e provinciali e dello stato ecco il decalogo (in realtà con 11 punti) di “M'illumino di meno”, piccole, buone abitudine per questa giornata e per tutte le altre alla portata di tutti. Illuminarsi di meno potrebbe coincidere anche col fatto di illuminarsi d'immenso. Lucia Coppola
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LUCIA COPPOLA |
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